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Lenti a contatto progressive: così ci si dimentica della presbiopia.

Portate lenti a contatto e adesso non riuscire più a leggere bene da vicino?

Brutto ammetterlo ma il motivo è legato all’età. Infatti, già dopo i 38 anni la nostra messa a fuoco viene meno: si inizia allontanando il foglio ma … ad un certo punto le braccia non bastano più! Questa condizione è nota come presbiopia, ovvero un difetto visivo “fisiologico”, causato dall’invecchiamento della lente naturale che comanda la messa a fuoco, il cristallino.

Normalmente per correggere la presbiopia si possono utilizzare degli occhiali da lettura, il cui potere è determinato eseguendo un esame della vista dall’oculista o dall’optometrista. Ma cosa fare se si hanno già altri difetti visivi, per giunta corretti con lenti a contatto?

Una soluzione semplice è quella di far realizzare degli occhiali da lettura da utilizzare sopra le lenti a contatto ogni qualvolta che dovrete leggere un documento, un libro, usare lo smartphone o scrivere. Soluzione semplice . . . ma scomoda! Per due motivi:

  1. se ogni volta che dovrete leggere, avrete bisogno di calzare gli occhiali da lettura, rischierete di passare la giornata a cercarli, senza considerare che saranno più di uno: ne avrete bisogno a casa, in ufficio, in bagno etc!
  2. la soluzione lenti a contatto + occhiali da lettura vi permetterà di vedere bene da lontano e da vicino ma non alle distanze intermedie, come quelle a cui sono posti lo schermo del pc, il cruscotto dell’auto, la mensola in cucina e così via.

La soluzione più comoda in questi casi è passare alle lenti a contatto multifocali o progressive. Grazie a queste lenti potrete vedere bene da lontano, a distanza intermedia e da vicino, senza ricorrere agli occhialini da lettura, dimenticandovi di essere presbiti.

Come funzionano?

Il principio di funzionamento è completamente diverso da quello degli occhiali progressivi.

Come funzionano occhiali progressivi

Nelle lenti progressive degli occhiali esiste un canale di progressione in cui si distribuiscono i poteri necessari per le diverse distanze ed è la persona che deve “cercare” il potere, ruotando gli occhi del necessario o facendo dei piccoli movimenti con la testa. Questo, anche se in rarissimi casi (guarda qui per capire come adattarvi al meglio) , può diventare scomodo o del tutto inefficace per alcuni soggetti.

Lenti a contatto progressive

Nelle lenti a contatto progressive, invece, sono presenti delle zone concentriche che vengono selezionate dal cervello in base alla distanza di visione e alla dimensione delle vostre pupille. In linea generale quando guardiamo da lontano le nostre pupille hanno una dimensione maggiore rispetto a quando guardiamo da vicino. Questo meccanismo, insieme alla selezione a livello cerebrale delle immagini utili per una determinata distanza e alla sovrapposizione delle immagini provenienti dai due occhi (che potrebbero essere diverse) genera una visione nitida a qualsiasi distanza.
Questo complesso meccanismo dipende al 80 % dalla geometria con cui viene realizzata la lente ed ogni azienda ne ha una sua.

non esiste una lente efficace per tutti

Proprio a causa delle caratteristiche del sistema visivo del soggetto, bisognerà provare diverse geometrie per capire qual è la più idonea. Vi dovrete affidare al vostro ottico optometrista che vi guiderà nella scelta. Una volta scelta la lente più idonea per il vostro sistema visivo, sarà necessario fare un periodo di adattamento anche se – come detto in precedenza – diverso da quello dell’occhiale e soprattutto meno fastidioso. Durante questo periodo il cervello si abituerà al nuovo modo di vedere e la qualità delle immagini migliorerà quotidianamente. Il periodo di adattamento può durare dai 5 ai 15 giorni circa e sarà bene non fare il confronto tra i due occhi proprio per favorire la costruzione delle immagini a livello cerebrale.

Come per tutte le lenti a contatto, non potranno essere utilizzate per tutto il giorno, ma potranno essere indossate per al massimo per due delle tre fasi della giornata, mattino, pomeriggio, sera.

quali tipologie esistono

Le lenti a contatto progressivi esistono in diversi materiali:

  • morbide
  • rigide o rigide-gas permeabili
  • ibride

e per tutti i difetti visivi oltre alla presbiopia ovvero

  • miopia (annuali, semestrali, mensili, giornaliere)
  • astigmatismo (per ora in commercio solo annuali, semestrali e poche mensili)
  • ipermetropia (annuali, semestrali, mensili, giornaliere)

Dunque, qualsiasi sia il difetto visivo già esistente e qualsiasi siano le lenti che state utilizzando, c’è sempre una soluzione per correggere la presbiopia: dovrete rivolgervi al vostro ottico-optometrista che vi presenterà quella più idonea alle vostre esigenze.

Vi lascio un video in cui ne parlo un po’ più approfonditamente, potrete iscrivervi al canale Youtube per rimanere sempre aggiornati sul mondo della visione e in cui potrete trovare dei tutorial utili per l’utilizzo delle vostre lenti 🙂

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2 commenti su “Lenti a contatto progressive: così ci si dimentica della presbiopia.

  1. Salve sono interessa magari è la volta buona avete qualche punto vendita a Cagliari? Io sono ipermetrope astigmatica e presbitero, tutte le lenti che ho provato le sopporto benissimo ma non vedo mi sembra di aver una patina nell occhio. Attendo una vostra risposta, grazie

    1. Buongiorno Ornella. Si deve rivolgere ad un negozio di ottica a Cagliari che produca lenti a contatto su misura multifocali ! Mi faccia sapere se non dovesse trovarlo 😊

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