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LENTI A CONTATTO E OCCHIALI NELL’ERA DIGITALE: come ridurre lo stress visivo

 

Le esigenze visive e il modo in cui usiamo i nostri occhi sono cambiate radicalmente e questo porta a stress visivo.

lenti a contatto e occhiali per dispositivi digitali Non sono poche le volte in cui i nostri occhi sono attaccati ad uno schermo: la sveglia é impostata sullo smartphone, a lavoro usiamo almeno un computer, per le notizie consultiamo i siti web, quando chattiamo con amici e persino per monitorare l’attività fisica guardiamo uno schermo. Il % 50 per cento dei ragazzi di età compresa fra i 18 e i 29 anni usa i dispositivi digitali per più di 9 ore al giorno ed oltre il 90% degli adulti li utilizza per più di 2 ore. Secondo i calcoli di alcuni studiosi britannici, il 56% degli adulti risulta passare almeno 7 ore al giorno davanti allo schermo, che equivalgono a 106 giorni in un anno. Se si moltiplicano per la speranza di vita media in Europa (che è intorno agli 80 anni) si arriva così alla cifra di 23 anni. Ma cosa succede quando guardiamo gli schemi digitali per un lungo periodo? Affaticamento. La messa a fuoco è costantemente attiva. La capacità di mettere a fuoco è comandata dal muscolo interno ai nostri occhi, il muscolo ciliare, che è continuamente sotto sforzo quando guardiamo il monitor. Abbagliamento. La luminosità degli schermi può creare ulteriore affaticamento se non opportunamente regolata in base alla luminosità ambientale. Pesantezza. Il colore dei caratteri, degli sfondi e la dimensione dei testi spesso non sono adeguati e creano maggior sforzo accomodativo, ovvero del musolo ciliare. Secchezza e bruciore. Il numero degli ammiccamenti, ovvero il numero di volte in cui chiudiamo e apriamo gli occhi, è ridotto. In media ammicchiamo circa 16 volte al minuto. Quando ci troviamo davanti ad uno schermo come quello del computer, del tablet o dello smartphone, sbattiamo le palpebre 5 volte al minuto, ovvero quasi il 70% in meno. L’insieme di questi sintomi crea una condizione di stress visivo. Lo stress visivo può portare anche a mal di testa e visione sfuocata. Alcuni soggetti riferiscono anche visione sdoppiata e movimento delle parole nel testo ed è stato dimostrato che 8 Millennials su 10 accusano i sintomi appena descritti. Questa condizione impatta sul rendimento e sulla produttività a lavoro o nello studio, nonchè sulla stanchezza a fine giornata. 5 regole per ridurre l'affaticamento visivo

Come possiamo ridurre questa condizione?

ALCUNE BUONE REGOLE. Viste le numerose ore davanti ai video, si consiglia di distogliere lo sguardo dal monitor ogni 20 minuti per 20 secondi guardando un oggetto distante. Questo consente il rilassamento del muscolo ciliare e aiuta a ridurre la pesantezza oculare. Inoltre, se si soffre di occhio secco o nei casi di dislacrimie, instillare un goccia di lacrime artificiali 3/4 volte al giorno allevia la sensazione di sabbiolina/bruciore agli occhi. In questo articolo troverai tutte le informazioni sull’occhio secchio e sulle lacrime artificali. CON GLI OCCHIALI. I controlli visivi devono essere effettuati con almeno una volta ogni 2 anni e durante l’esame devono essere specificati l’illuminazione dell’ambiente lavorativo, il numero di ore in cui si usa il computer e le distanze di lavoro. La scelta delle lenti dell’occhiale riguarderà due aspetti importanti: 1. La geometria delle lenti. Ad oggi, sono diverse le aziende le produttrici di lenti “accomodative” studiate per favorire il rilassamento della messa a fuoco e la facilità di passaggio da una visione vicina (lettura del cartaceo) ad una intermedia (monitor) e da lontano. Ci sono poi le lenti “office” od occupazionali che hanno una progressione del potere e che garantiscono la giusta messa a fuoco per diverse distanze di lavoro, ad esempio gli 80 cm di una scrivania per chi lavora in ufficio o i 2/3 metri di una classe, come nel caso degli insegnanti. Le lenti multifocali o progressive di ultima generazione hanno geometrie dedicate agli utilizzatori di dispositivi digitali. 2. I trattamenti superficiali. Una volta scelta insieme al professionista quale geometria è più idonea per le vostre esigenze, vi mostrerà la vasta gamma di trattamenti antiriflesso applicabili alle lenti. Nel caso specifico dei monitor, sarà utile un trattamento che filtra la luce blu proveniente dagli schermi, ritenuta dannosa per la salute oculare. E’ stato studiato che la luce blu ha degli effetti negativi sul ritmo sonno-veglia e può provocare danni alle strutture oculari. CON LE LENTI A CONTATTO. I portatori di lenti a contatto sono ancor più penalizzati. Se si soffre di scarsa lacrimaziome, questa si riduce ulteriormente quando si indossano le lenti e, come abbiamo visto, diminuisce anche il numero di ammiccamenti creando discomfort, fastidi e spesso abbandono delle lenti. Chiedi al tuo ottico di provare le nuove lenti a contatto “defaticanti” pensate per la vita digitale: come per gli occhiali, hanno una geometria specifica che le fa lavorare al posto del muscolo della messa a fuoco, favorendo il rilassamento da vicino e riducendo l’affaticamento e la pesantezza tipiche di chi soffre di stress visivo. Seguimi su Facebook e sul canale YouTube per tutti gli altri consigli o scrivimi qui sotto se hai qualche domanda o altre curiosità!

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